Lo stomaco e l’acidità gastrica

Insalata di farro, zucchine, piselli e fave
Aprile 14, 2016
Vi presento Massimo…
Aprile 26, 2016

Lo stomaco e l’acidità gastrica

Il cibo che noi ingeriamo arriva attraverso l’esofago nello stomaco. Lo stomaco è un organo che accoglie tutto il cibo che arriva da un pasto: il pane, la carne, la verdura, il vino, l’acqua, i dolci … Lo stomaco riceve il cibo e comincia a contrarsi per mescolare il carico alimentare arrivato in cavità gastrica; in particolare si contrae tre volte in un minuto con il fine di ridurre le parti alimentari in piccole, omogenee porzioni di 1-3 mm, cioè lo stomaco deve mettere ordine al nostro disordine alimentare. Se una persona vorace ingerisce una porzione di 3 cm di carne o verdura o pasta o pane obbliga il suo stomaco a contrazioni continue, forti e prolungate per ridurre le dimensioni alimentari da 3 cm a 1-3 mm … il cibo viene così trasformato dallo stomaco in CHIMO. Solo quando tutto il cibo ingerito è stato trasformato alle dimensioni omogenee di 1-3 mm, il chimo (il prodotto finale delle contrazioni gastriche) passa dalla cavità gastrica attraverso il piloro nel duodeno per iniziare la digestione intestinale. Il tempo in cui il cibo ingerito resta all’interno della cavità gastrica si chiama DIGESTIONE GASTRICA: ogni alimento ha il suo tempo di permanenza all’interno dello stomaco e una lunga permanenza nella cavità gastrica del cibo può generare reflusso gastro-esofageo, bruciori gastrici, sensazione globosa dell’addome sopra l’ombelico, eruttazione, malessere… Una persona che ha “bruciori” per reflusso gastro -esofageo, per ernia jatale potrebbe avere una acidità gastrica normale, ovvero i “bruciori ” che sente sono dovuti al passaggio dell’acido cloridrico dallo stomaco all’esofago a causa delle forti e continue contrazioni gastriche per la lunga permanenza del cibo all’interno dello stomaco.

COSA E COME MANGIARE ?
Lo stomaco desidera avere cibo liquido (minestre, passati di verdure, creme vegetali, minestroni… centrifugati…latti vegetali…), cibo caldo, cibo crudo finemente tritato, cibo sminuzzato ridotto in piccole porzioni, cibo ben masticato. Queste condizioni del cibo arrivato nello stomaco agevolano le contrazioni gastriche e riducono nettamente il tempo di permanenza del cibo nella cavità gastrica, cioè occorre evitare una lunga permanenza del cibo nello stomaco per iniziare ed avere la migliore digestione gastrica ed intestinale. Non si può mangiare con voracità, non masticare, non pensare al tempo del cibo all’interno dello stomaco, avere bruciori di stomaco, avere reflusso gastro-esofageo, ernia jatale e… credere di risolvere tutto prendendo un farmaco o prodotti contro l’acidità di stomaco, perchè in questo modo si elimina il sintomo ma non si risolve la causa!

COME CURARE L’ACIDITA’ GASTRICA?
Una bevanda calda aiuta lo svuotamento dello stomaco per il rilassamento del piloro, che consente il passaggio del chimo dallo stomaco nell’intestino tenue. La classica limonata calda pertanto rappresenta un ottimo rimedio, perchè aiuta lo svuotamento del cibo dallo stomaco non tanto per il succo di limone, quanto per l’azione benefica dell’acqua calda! Accanto ad una modifica della propria alimentazione, l’ utilizzo di alcune piante medicinali ricche di polisaccaridi ad azione lenitiva e protettiva, per il controllo della acidità, senza bloccare la secrezione gastrica di acido cloridrico, può rappresentare un’ ottima cura: Aloe, Altea, Malva

a cura di Enrica Zaffini – biologa nutrizionista